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Visualizzazione dei post da 2015

La danza degli aironi

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Una primavera ricca di incontri dall'isulella di Diamante. Aironi cenerini in migrazioni!

Lissotriton italicus (Peracca, 1898) , Tritone italiano , femmina

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Lissotriton italicus (Peracca, 1898) , Tritone italiano , femmina Tritone molto piccolo dal corpo tozzo di colore bruno che tende al grigio, con grandi punteggiature scure tra il ventre e il dorso che proseguono nella coda. Parti inferiori chiare, tendenti al giallo. Testa piatta con disegno caratteristico laterale. Occhi grandi con pupilla rotonda. Gola gialla o arancione con poche o nessuna punteggiatura. Si alimenta di invertebrati e larve di insetti spesso anche delle uova di altri anfibi. E' presente esclusivamente nell'italia centrale e meridionale

Bufo bufo (Linnaeus, 1758), Rospo comune

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Bufo bufo (Linnaeus, 1758), Rospo comune Il rospo comune lo si ritrova in Europa fino al Kazakistan ed alla Siberia orientale, nella parte nord occidentale dell'Africa (Marocco, Algeria, Tunisia) ed in medio oriente e precisamente in Turchia, Siria e Libano.E' il rospo più comune in Italia. E' un animale prevalentemente notturno e tende a rifugiarsi dalla luce. Quando minacciato si gonfia per sembrare più grande, è l anfibio più grande presente in Europa, in genere il maschio è più piccolo della femmina e non supera i 10cm. Si nutre sulla terra ferma esclusivamente di invertebati (insetti,lumanche,ecc)

Rana italica (Dubois, 1987), Rana appenninica

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Rana italica (Dubois, 1987), Rana appenninica Rana di piccole dimensioni (max 6 cm nei maschi e 8cm negli esemplari del sesso opposto), dal corpo snello e slanciato. La colorazione di base è bruna-rossastra ma può variare dal beige chiaro al verde a seconda del substrato in cui la si ritrova. Presenta una macchia temporale triangolare subito dietro l’occhio, la gola è scura con una striscia centrale di colore bianco. Sulle zampe sono visibili delle striature molto marcate di colore scuro. Anche il girino ha una colorazione abbastanza variabile, spesso bruna o grigia. Il dorso è molto più scuro e presenta delle piccolissime linee chiare. La coda è lunga quasi due volte più del corpo e si presenta molto robusta , con la membrana caudale che si estende solo ad una piccola parte del dorso. La Rana italica è un endemismo delle aree appenniniche e costiere tirreniche italiane, maggiormente presente nelle fasce collinari ad altezze di 400 - 600 metri. E’ una specie fortemen

Spiaggiamento meduse ,Diamante(Cs) Riviera Bleu

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Diamante 5 Marzo 2015. Massiccio spiaggiamento di meduse Pelagia noctiluca, conosciuta comunemente come medusa luminosa, infatti quando si avvicina alle coste è facile vederle brillare in acqua, grazie al fenomeno della bioluminescenza. Specie urticante che provoca forti irritazioni se si viene a contatto con i suoi tentacoli. E' come indica il suo nome, una specie pelagica ma in autunno e primavera (come in questo caso) si avvicina alla costa trascinata dalle correnti ed è usuale vedere centinaia di queste meduse spiaggiate durante le mareggiate.

Natrix natrix (Linnaeus, 1758)Natrice dal Collare

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Natrix natrix (Linnaeus, 1758 ) Natrice dal Collare Gli adulti di biscia dal collare sono lunghi fino a 1 metro e 20 centimetri, anche se in alcuni casi possono raggiungere i 2 metri. Le femmine sono più grandi dei maschi. Gli occhi presentano una pupilla rotonda. Anche la testa è arrotondata. Il colore è molto variabile: il dorso può essere grigio, bruno o verdastro. Il ventre tende generalmente al bianco. Ha spesso due macchie caratteristiche gialle e nere dietro il capo e strie o punteggiature scure allineate lungo il corpo. Non è un serpente velenoso, ma emette un liquido maleodorante dalle ghiandole anali se disturbata.

Elaphe quatuorlineata (Lacépède, 1789) ,Cervone

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Elaphe quatuorlineata (Lacépède, 1789) ,Cervone  Il colore tipico di questo rettile definisce il suo nome latino: il suo corpo è bruno chiaro con quattro linee scure che lo percorrono per tutta la lunghezza, da cui appunto il nome “quatuorlineata” Predilige gli ambienti. caldi ed umidi della macchia mediterranea: aree vicino ai boschi, edifici abbandonati, zone sassose e muretti a secco. Si nutre di piccoli rettili, roditori, nidiacei, uova e piccoli mammiferi.  Trascorre l’inverno nelle tane dei roditori lasciate abbandonate. È una specie protetta, perché a rischio di estinzione.  Non è un serpente velenoso.

Il Biacco (Hierophis viridiflavus)

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Hierophis viridiflavus (Lacépède, 1789), Biacco Livrea dal colore nero o giallo- nero a seconda della zona. Ventre generalmente giallo. Occhio rotondo. Serpente molto grande, dimensioni degli adulti generalmente 1,30 metri ma può raggiungere in casi eccezionali i 2 metri. Il biacco si nutre di qualunque animale della giusta taglia gli capiti a tiro: anfibi (rane, rospi, tritoni ... ), rettili (lucertole, ramarri, piccoli serpenti ... ), mammiferi (anche grossi ratti, topi, arvicole ... ) e uccelli (nidiacei, uova ...). Non è un serpente velenoso.

Anguis veronensis (Linnaeus, 1758), Orbettino

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Gli orbettini appartengono alla famiglia degli Anguidi, che conta circa 80 specie quasi tutte americane. Solo due specie sono presenti nel vecchio continente: l'orbettino e l'Ophisaurus apodus. Sebbene molti membri di questa famiglia non hanno zampe, questa non è la caratteristica di tutti gli Anguidi.  Preferisce habitat ricchi di vegetazione e si trov a in ambienti piuttosto umidi Rettile simile ad un serpente (non possiede infatti zampe), con squame lisce e lucenti, l'orbettino raggiunge i 50cm di lunghezza. Si distingue però dai serpenti per la presenza di palpebre e la capacità di compiere l'autotomia, inoltre risulta molto meno sinuoso degli ofidi visto il minor numero di vertebre posseduto da questo sauro.  La coda intatta è un pò più lunga del corpo ma di frequente è più corta negli adulti in quanto si rompe e raramente si rigenera. Solitamente è di colore marrone o grigio o anche rame nella parte superiore. Le femmine hanno spesso una striscia vertebrale

Podarcis siculus (Rafinesque, 1810), Lucertola campestre

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Podarcis siculus (Rafinesque, 1810), Lucertola campestre Lunga fino a 20 cm ha un colore del dorso molto variabile. L'individuo tipico ha una due linee longitudinali verdi ben evidenti. Il ventre e la gola sono bianchi e comunque non macchiettati. Pupilla nera con contorno arancione. In primavera i maschi assumono un colore della gola da azzurro acceso a giallo vivo. Presente in tutta italia e si adatta a diversi habitat inclusi quelli antropizzati.

Geco comune

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Tarentola mauritanica (Linnaeus, 1758) ,Geco comune Geco di dimensioni medio-piccole, raggiunge una lunghezza massima di 16 cm, coda inclusa... Testa abbastanza grande rispetto al corpo, ovale ed appiattita, con muso appuntito, occhi rotondi grandi, pupilla verticale ed iride giallastra, grigiastra o brunastra. Corpo robusto, grassoccio e appiattito. Dorso e coda grigiastri, brunastri o bruno-gri giastri, ricoperti di tubercoli che gli conferiscono un aspetto "ruvido e spinoso". Le dita sono provviste di ampi cuscinetti, più larghi sulla punta, che hanno sul lato inferiore una serie di lamelle longitudinali con funzione adesiva. Le unghie sono presenti solo nel 3° e 4° dito. I maschi sono più grandi e robusti delle femmine ed hanno, alla base della coda, due rigonfiamenti in corrispondenza degli organi copulatori.