Valle del Corvino & Parco La Valva

All'interno della valle la variabilità delle forme dei rilievi rende di fatto possibile, anche in ambiti ristretti, un buon grado di diversità, sia floristica che a scala di comunità.
A questa ricchezza floristica fa ovviamente riscontro una ricchezza fitocenotica che si articola attraverso tipologie forestali, arbustive e prative tipiche sia della regione temperata sia della regione mediterranea.
La Valle del Corvino oggi rappresenta una delle poche foreste igrofile rimaste in Italia, dove quindi alcune specie , sia vegetali che animali, sono fortemente a rischio e rappresentano ormai una rarità per la nostra penisola.
Come tipico in questi ambienti vi è una dominanza di esemplari di pioppo nero (Populus nigra Linneaus, 1753) ,dove alcuni esemplari  superano il secolo di vita, questi accompagnati da altre specie dal portamento arboreo come il frassino (Fraxinus sp.), il fico (Ficus carica Linnaeus, 1753),il sambuco (Sambucus sp.) e alberi del genere Quercus ,che vanta ben tre rappresentanti all'interno del parco ,il leccio, la quercia spinosa e la roverella(rispettivamente: Quercus ilex Linneaus, 1753; Quercus coccifera Linneaus., 1793; Quercus pubescens Willd., 1805 ) e altre specie  alloctone che contano pochi esemplari lungo il fiume come: l' eucalipto (Eucalyptus sp.)  e la bellissima acacia di Costantinopoli (Albizia julibrissin  Durazz., 1772)  dalle infiorescenze particolarmente colorate.
Costeggiando il fiume vi è la possibilità di imboccare diversi sentieri che portano in ambienti diversi ed a quote diverse, nel giro di pochi chilometri. Piccoli ambienti che ci ricorderanno quelli dell'alta montagna causa una forte presenza di pini (Pinus pinea Linneaus, 1753) , querceti, oltre che numerosi uliveti e campi coltivati. Altri ci porteranno in ambienti tipici della macchia mediterranea dominati da specie arbustive quali il mirto (Myrtus communis Linneaus, 1753)  e lentisco (Pistacia lentiscus, Linneaus 1753) (in foto).

L’area dove oggi sorge il parco naturale La Valva , era in passato fortemente coltivata a cedro (Qualità liscio Diamante), una delle maggiori fonti economiche della riviera. Ora all'interno della valle restano solo due cedriere, di piccole dimensioni.


Inoltrandoci sempre più all'interno della valle,troviamo un ambiente arido e roccioso, ricco di grotte e promontori, dove la vegetazione è rappresentata esclusivamente da piante erbacee e piccoli arbusti. 
In quest’area vi è una costanze presenza di rapaci, quali: la poiana, il gheppio ed il nibbio reale, oltre che di altri grandi volatili come il gabbiano reale ed il corvo imperiale.

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