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Granchio porcellana (Porcellana platycheles)

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In realtà non è un vero e proprio granchio , infatti appartiene allo stesso taxa dei paguri. E' una specie sciafila che vive,nella posidonia, nelle fenditure rocciose e sotto i sassi, sino a circa 10 m di profondità dove si mimetizza alla perfezione mediante la sua fitta peluria, perciò è una specie molto difficile da osservare. Di piccole dimensioni e spessore di pochi mm.lunghezza del cefalotorace 15 mm, corpo peloso, chele larghe e piatte, antenne lunghe e filiformi. 

Natrice dal Collare (Natrix natrix)

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La Biscia dal collare, possiede un capo ovoidale ben distinto dal corpo, che  è esile nei giovani e massiccio negli adulti. La coda è lunga, con punta  sottile. Gli occhi sono grandi con pupilla rotonda. La lunghezza del maschio varia da 50 a 110  cm, quella della femmina da 60 a 200 cm. La colorazione di fondo delle parti superiori è grigio-olivastra variabile fino al bruno-nerastro, mentre le parti inferiori sono biancastre con macchie nere sempre più ampie procedendo verso la coda. Sul capo due bande bianco giallastre,  non sempre evidenti negli esemplari adulti, disegnano una sorta di collare che gli vale il nome comune. Il dimorfismo sessuale è abbastanza evidente: a pari età il maschio ha la coda più lunga e ingrossata in prossimità dell’apertura cloacale, la femmina è molto più grande, con corpo più massiccio e testa più larga. Distribuzione e Habitat E’ probabilmente il serpente più diffuso della nostra penisola, questa specie si estende per tutta l’Europa,

Psilotopsida - Equisetopsida

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Classe Psilotopsida Piccola classe che  comprende solo due famiglie , Psilotaceae e Ophioglossaceae. La famiglia Psilotaceae contiene solo due generi : Psilotum e Tmesipteris , considerate le più semplici fra tutte le piante vascolari viventi. Psilotum è una piccola pianta provvista di rizoma e di fusti eretti ramificati dicotomicamente con un epidermide, una corteccia e un cilindro vascolare privo di midollo, una protostele. E' l'unica tra le piante vascolari viventi a non possedere radici e foglie. Gli sporangi sono formati all'estremità di corti rami, i gametofiti sono piccoli tuberi ramificati con la superficie ricoperta da cellule allungate, i rizoidi, che hanno funzione di ancoraggio e forse di assorbimento. I gametofiti sono eterotrofi e vivono in simbiosi con i funghi del terreno. Vive in regioni tropicali , soprattutto come epifita sul fusto delle felci arboree. Classe Equisetopsida A questa classe appartiene un solo genere vivente , Equisetum con 15

Lycophyta

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La divisione lycophyta comprende specie che si inseriscono in una linea evolutiva distinta da quelle delle prime piante terrestri. Le licofite hanno sporangi laterali e protostele esarca (quindi metaxilema al centro e protoxilema esterno). Le licofite più primitive avevano microfille vascolarizzate uninervie che si ritiene si siano evolute da emergenze del fusto. Evolsero vere radici che gli permisero di ancorarsi al terreno migliorando l'accrescimento e l'assorbimento. Molte specie estinte avevano una crescita secondaria e un legno complesso simile a quello delle conifere. Le licofite divennero eterosporee , differenziando microspore e macrospore che dettero origine  ai gametofiti maschili e femminili. L'eterosporia è importante per le piante terrestri poiché è il presupposto necessario per l'evoluzione del seme. In genere lycopodium è comune nelle foreste dalle regioni tropicali a quelle artiche , comprende 200 specie. Piante erbacee provviste di rizoma, radi

Il Cervone (Elaphe quatuorlineata)

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Questi ofidi sono tra i più grandi del nostro continente, misurano infatti dal metro e sessanta al metro e settanta, ma non sono rari i casi di esemplari che raggiungono i due metri, di cui 1/6 spetta alla coda. Hanno testa larga con muso appuntito, occhi grandi, pupilla rotonda, il tronco grosso e slanciato, coperto da squame romboidali. La colorazione del cervone è molto caratteristica; le parti superiori hanno fondo bruno-olivastro o bruno scuro, con quattro linee scure che percorrono il dorso a partire dalla nuca sino alla base della coda. Le aree laterali del capo sono percorse da una linea larga e nera. Le parti inferiori del corpo hanno un colore giallastro e hanno ai lati una serie di macchie brune. Non vi è gran dimorfismo sessuale, invece i giovani hanno una livrea completamente diversa dagli adulti. La parte superiore del capo è occupata, avanti da una serie di macchie e strisce scure, mentre la regione parietale e occipitale sono nerastre uniformi. Il dorso è gr

Ginkgophyta

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Questa divisione comprende una sola specie vivente ( Ginkgo biloba). Questa specie appartiene alle dicotiledoni, con fusto robusto e molti rami, ma il suo legno, come quello delle conifere, manca di parenchima assiale. Ha foglie simili ad una latifoglia ma con nervature ramificate dicotomicamente, come nelle felci a semi e non reticolate come le dicotiledoni. Il ginkgo ha ha sia brachioblasti che portano la maggior parte delle foglie che i microblasti. La riproduzione è dioica e di tipo gimnospermico , ma non vengono prodotti strobili. Gli ovuli si trovano a coppia all'estremità di un corto peduncolo  e a maturità sono privi di protezione. Il polline è prodotto in una struttura che sembra un amento , con un peduncolo e parecchi sporangi (alcuni con microsporangi), gli ovuli sono grandi come nelle pteridosperme e cicadee. E' un albero coltivato come ornamento caratteristica molto particolare riguarda le foglie, queste che assumono un giallo brillante in autunno.

Cycadophyta

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Le moderne cicadee vengono spesso confuse o con le felci o con giovani palme , a causa del loro tronco robusto e delle loro foglie composte pennate. La maggior parte delle cycadales sono alte meno di uno o due metri ma vi sono specie che possono raggiungere i 18 metri, Il tronco è coperto da corteccia e dalle basi fogliari persistenti che restano sulla pianta anche dopo che la foglia è caduta. Internamente i fusti delle cycadales sono molto simili a quelli delle felci a seme (pteridosmermophyta), con uno spesso strato di corteccia che contiene dotti secretori, il quale circonda una piccola quantità di legno ricco di parenchima. Le tracheidi sono lunghe ed ampie e i raggi midollari enormi. Un ampio midollo contiene i canali secretori. Al contrario delle a felci a seme , le foglie delle cicadee non portano ovuli. Queste portano invece strobili microsporangiati su piante diverse; le cicadee sono sempre dioiche. Al momento della germinazione, i granuli pollinici producono un

La luscengola (Chalcides chalcides)

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La luscengola presenta un corpo notevolmente serpentiforme, caratteristica che ha elevato questo animale, nell’ immaginario collettivo al grado di serpente, per giunta velenoso. In realtà la luscengola non solo non possiede nessun tipo di veleno, ma è un animale non mordace e in ogni caso non in grado di attaccare o mordere un essere umano. Presenta arti cortissimi con tre dita, che utilizza raramente durante i movimenti. Il colore dominante varia dal grigio al verde oliva, spesso con diverse strisce longitudinali. Il dimorfismo sessuale è quasi nullo ,se non per le dimensioni del capo, che sono maggiori nei maschi. La lunghezza di un esemplare adulto varia tra i 25 ed i 40 cm, con la femmina tendenzialmente più lunga del maschio. In Italia, la luscengola è distribuita non oltre  il fiume Po. Si rinviene, inoltre, in Liguria, , nell'isola d'Elba,  in Sicilia, Sardegna e isole adiacenti. Oltre confine, è diffusa in Spagna, Francia meridionale, e nell'Africa Nord occ

Geco comune (Tarentola mauritanica)

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Geco di dimensioni medio piccole, lungo generalmente 8 cm coda esclusa (spesso la coda  è uguale alla lunghezza del corpo o leggermente più lunga). Capo e tronco depressi, zampe corte con dita larghe munite nella parte inferiore di lamelle adesive, queste gli permettono un ottima aderenza su quasi tutte le superfici. Gli occhi sporgenti mancano di palpebre e hanno la pupilla verticale.  Possiede una pelle sottile e fragile , provvista di squame molto piccole e tubercoli appuntiti.Questo sauro è in grado di praticare l'autotomia della coda.La pelle è di colore grigiastro e bianco o gialla nelle parti inferiori. Il colore può inoltre variare a seconda della luce : quando intensa , le parti superiori si fanno chiarissime, quando scarsa invece , diventa molto scuro tendente al nero. Il geco comune è una creatura mediterranea che ama il clima tepido e caldo, è diffuso largamente in tutta Italia , isole comprese , nella Spagna , nella zona costiera meridionale della Franc

Angiosperme dicotiledoni (Classe Magnoliopsida)

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Questa classe costituisce un raggruppamento più ampio rispetto alle monocotiledoni e comprendono sia piante erbacee che legnose. Mancano specie marine acquatiche. Le dicotiledoni si distinguono anche dall'accrescimento secondario del fusto e delle radici, come le radici a fittone o affastellate. Hanno foglie per lo più dotate di picciolo e in genere con nervature penninervia e reticolate. Le dicotiledoni riuniscono come detto la maggior parte delle angiosperme e sono diffuse in tutte le parti del mondo, la loro presenza è minore a quella delle monocotiledoni solo nelle regioni aride alpine e in quelle desertiche. Le dicotiledoni si dividono in 6 sottoclassi. -Sottoclasse Magnolidae  Raggruppa quelle dicotiledoni che presentano i caratteri di tipo arcaico, attribuibili alle antiche angiosperme. Mancano infatti correlazioni evidenti con i gruppi più evoluti di questa sottoclasse. La famiglia Magnoliacee ad esempio, comprende specie arboree con legno di tipo gimn

Angiosperme monocotiledoni (Classe Liliopsida)

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Le monocotiledoni hanno avuto origine da dicotiledoni primitive circa 80-100 milioni di anni fa'. Poiché mancano di legno secondario i loro progenitori dovevano probabilmente essere piante erbacee prive di cambio cribro vascolare. Infatti tutte le piante appartenenti alla classe Lilipsida sono piante erbacee. L'ordine Nymphaeles (appartenente alle dicotiledoni) , al quale appartengono le ninfee, ha questo tipo di organizzazione quindi, un gruppo di dicotiledoni primitive, simili alle ninfee, può essere stato il progenitore sia di queste ultime che delle monocotiledoni. Le foglie durante l'evoluzione avrebbero subito diverse modifiche. Da molto ampie si sarebbero gradualmente ridotte, diventando più semplici e prive di lamina, assumendo una forma più adatta alla condizione sommersa. Alcune di queste piante una volta migrate in habitat più asciutti ,avrebbero sviluppato nuovamente lamine più ampie e lunghe. Furono quindi selezionate favorevolmente le eventuali mutazioni

Conifere (Divisione pinophyta)

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Le conifere sono le gimnosperme più note e quelle maggiormente diversificate, rappresentano un gruppo di enorme successo in quanto formano estese foreste. Sono tutte specie arboree, di dimensione da moderate ad enormi (sequoie). Tra le conifere non vi sono liane , piante annuali o erbacee. Le foglie sono aghiformi  o squamiformi , la nervatura è semplice con uno o più fasci decorrenti al centro o parecchi fasci paralleli. Diversamente dalle nervature delle piante a fiore , quelle delle conifere hanno l'endodermide, un tessuto di trasfusione che consta in cellule parenchimatiche e di tracheidi di trasfusione, Il legno delle moderne conifere è privo di trachee e il floema non possiede tubi cribrosi. Il genere Pinus è il genere più rappresentativo e più comune delle conifere. I pini hanno fusto monopodiale, con un tronco principale che porta molti rami. Il legno è composto esclusivamente di tracheidi e nelle cerchie annuali il legno primaverile ed estivo sono ben distinguibili.

Funghi

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Ad oggi sono state riconosciute circa 75.000 specie di funghi, ma si stima che il numero reale di specie esistenti si aggiri tra gli 800.000 e 1.500.000. Infatti ogni anno nuove specie  vengono regolarmente descritte da ogni ragione del mondo. Il tallo della grande maggioranza dei funghi è di tipo filamentoso, costituiti quindi da filamenti denominati ife, l'insieme di queste costituisce il micelio. Altri funghi presentano talli di tipo lievitoide, elementi unicellulari che si riproducono per gemmazione o più raramente per fissione. Esistono tuttavia funghi, detti dimorfici, (alcuni sono patogeni dell'uomo) in grado di passare dalla forma ifale a quella lievitoide e viceversa. I talli sono delimitati da una parete generalmente piuttosto sottile pur presentando una struttura pluristratificata. Componente tipico della parete è la chitina, organizzata in micro fibrille simile a quelle della cellulosa. La chitina è invece molto scarsa nelle pareti dei lieviti, dove pr

Le felci

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Le pteridophyte apparvero nel devoniano e dominarono il carbonifero inferiore con specie arboree, ma ancora oggi rappresentano una divisione ampia con numerose famiglie. I boschi umidi e ombrosi e le rive dei laghi sono considerati gli habitat tipici delle felci, esse però possono vivere in quasi tutti gli ambienti. Alcune specie vivono nei deserti o sommerse ed altre sono epifite o liane. La riproduzione è acquatica e sono presenti spermatozoi flagellati. Un altro aspetto interessante è la poliploidia, questo ha giocato un ruolo determinante nella sopravvivenza di questa divisione, aumentando la loro adattabilità ad ambienti estremi, ma d'altro canto  ne ha limitato l'ulteriore diversificazione. Essendo presenti più copie dello stesso gene sarà difficile che una mutazione genica possa manifestarsi con modifiche del fenotipo. Le felci hanno portamento erbaceo e sono perenni, sebbene alcune assumono l'aspetto di piccoli alberi. Le foglie delle felci possono essere di p

I muschi

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I muschi (Divisione Bryophita) si possono trovare in tutte le parti del mondo e colonizzano tutti gli ambienti, eccetto quello marino. La maggior parte ha un fusti fogliosi che possono essere strettamente associati in densi cuscinetti, mentre altre specie che vivono in zone fredde ed umide hanno gametofiti meno addensati. Il gametofito si origina da un meristema apicale contenente una grossa cellula apicale che ha la forma di una piramide. Le cellule derivate dalla sua divisione si dividono a loro volta dando origine ai tessuti del fusto e della foglia. Le foglie dei muschi presentano una lamina espansa ,spesso provvista di una nervatura mediana. Una sottilissima cuticola è presente soltanto sulla faccia superiore della foglia , mentre, la faccia opposta non cutinizzata , assorbe l'acqua direttamente dalle piogge, rugiada e nebbia. Sono sprovviste di tessuto vascolare ed hanno un fusticino molto sottile con quindi scarsa differenziazione dei tessuti. In alcuni muschi la pa

Granchio corridore

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Il granchio corridore ( Pachygrapsus marmoratus ) è sicuramente il decapode più comune della scogliera. Vive a basse profondità , quindi lo si può osservare allo scoperto con molta facilità passeggiando sulla scogliera ,particolarmente nelle ore notturne. Gli adulti misurano un massimo di 5-6 cm e sono caratterizzati dall'avere un carapace quadrangolare, di colore variabile dal bruno al verde e possono presentare delle "tigrature". L'addome si presenta di colore bianco avorio. I maschi hanno chele di dimensioni maggiori rispetto alle femmine, queste ultime hanno un addome semicircolare dove conservano le uova sino al momento della deposizione , generalmente depongono sotto cumuli di sassi. I maschi presentano un addome triangolare sotto il quale vi è l'organo riproduttivo. E' una specie molto prolifica ; il periodo riproduttivo ricade in piena estate (Luglio/Agosto). Si nutre di piccoli crostacei, pesci, resti organici ed è una delle prede preferite dal po

Le alghe verdi (Chlorophyta)

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Le alghe verdi possono essere unicellulari, coloniali e pluricellulari ,anche di grandi dimensioni. Da queste molto probabilmente si sono evolute le attuali piante, per le seguenti caratteristiche in comune. -Possiedono la clorofilla A e B -Accumulano amido all'interno dei plastidi -Posseggono il fragmoplasto -L'involucro nucleare scompare ad inizio mitosi Il ciclo vitale di questa divisione è molto variabile da specie a specie: può essere diplonte,aplonte e aplodiplonte. Comprendono circa 8000 specie prevalentemente di acqua dolce e marine , qualcuna è terrestre o vivono in simbiosi con altri organismi come licheni, protozoi ed invertebrati marini. Caratteristiche comuni a tutte le alghe verdi sono: Il cloroplasto circondato da due membrane plastidiali, i tilacoidi riuniti riuniti in lamelle, i pigmenti fotosintetici, i flagelli lisci o muniti di peli semplici e la zona di transizione del flagello con struttura stellata. Presentano tutte le organizzazioni del tall

Le alghe rosse (divisione Rhodophyta)

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Le alghe rosse (divisione Rhodophyta) Le alghe rosse comprendono circa 5000 specie prevalentemente marine. Hanno talli per lo più macroscopici ed hanno organizzazione filamentosa. Le pochissime specie unicellulari sono particolarmente interessanti poichè abitano luoghi preclusi ad altri organismi eucarioti. La maggior parte delle alghe rosse sono autotrofe solo alcune sono eterotrofe. Il loro ciclo vitale è molto particolare a causa della presenza di una generazione sporofitica in più (carposporofito).Da questo, formatosi dall'ovocellula fecondata, si origina una pianta simile al gametofito, ma aploide, sulla quale si formano 4 tetrameiospore aploidi (generazione tetrasporofita). Altre caratteristiche peculiari sono  l'assenza di stadi flagellati e l'amido di floridee come sostanza di riserva. Hanno mitosi chiusa, le strutture associate al nucleo durante la mitosi non sono mai centrioli, ma strutture ad anello(anelli polari) che sono i centri di organizzazione dei m

Le alghe rosse (divisione Rhodophyta)

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Le alghe rosse comprendono circa 5000 specie prevalentemente marine. Hanno talli per lo più macroscopici ed hanno organizzazione filamentosa. Le pochissime specie unicellulari sono particolarmente interessanti poichè abitano luoghi preclusi ad altri organismi eucarioti. La maggior parte delle alghe rosse sono autotrofe solo alcune sono eterotrofe. Il loro ciclo vitale è molto particolare a causa della presenza di una generazione sporofitica in più (carposporofito).Da questo, formatosi dall'ovocellula fecondata, si origina una pianta simile al gametofito, ma aploide, sulla quale si formano 4 tetrameiospore aploidi (generazione tetrasporofita). Altre caratteristiche peculiari sono  l'assenza di stadi flagellati e l'amido di floridee come sostanza di riserva. Hanno mitosi chiusa, le strutture associate al nucleo durante la mitosi non sono mai centrioli, ma strutture ad anello(anelli polari) che sono i centri di organizzazione dei microtubuli coinvolti nel processo mito